Organigramma
PRESIDENTE COMITATO DI AVIGLIANO UMBRO
SCIARRINI MATTEO
Tel. di Servizio: 348/5517840
Email: matteo.sciarrini@umbria.cri.it
DIRETTORE SANITARIO
DOTT. PAGLIALUNGA NICOLA
Tel. 0744/933683
Email: aviglianoumbro@cri.it
VICE PRESIDENTE
Moretti Bruno
Tel. di Servizio: 333/6164111
bruno.moretti@umbria.cri.it
CONSIGLIERE
Veneri Stefania
Tel. di Servizio: 329/5689657
stefania.veneri@umbria.cri.it
CONSIGLIERE
Germondani Simona
Tel. di Servizio: 338/6601767
simona.germondani@umbria.cri.it
CONSIGLIERE
Zeoni Mirko
Tel. di Servizio: 347/5824837
mirco.zenoni@umbria.cri.it
DELEGATO AREA SALUTE
STEFANINI Erica
Tel. di Servizio: 334/6641011
aviglianoumbro.salute@umbria.cri.it
DELEGATO AREA SOCIALE
SPERANDEI Valeria
Tel. di Servizio: 388/4234608
aviglianoumbro.sociale@umbria.cri.it
DELEGATO AREA EMERGENZE
MORELLI Roberto
Tel. di Servizio: 339/1040159
sol.aviglianoumbro@emergenza.cri.it
DELEGATO AREA PRINCIPI
In attesa di nomina
Tel. di Servizio: ...
Email: ...
DELEGATO AREA GIOVANI
BARONE ESTER
Tel. di Servizio:328/1357066
aviglianoumbro.giovani@umbria.cri.it
DELEGATO AREA SVILUPPO
VENERI Stefania
Tel. di Servizio: 329/5689657
aviglianoumbro.sviluppo@umbria.cri.it
Di seguito si riportano i dettagli di ogni singola area di riferimento:
- AREA I
- AREA II
- AREA III
- AREA IV
- AREA V
- AREA VI
AREA I - TUTELA E PROTEZIONE DELLA SALUTE E DELLA VITA
La C.R.I. pianifica ed implementa attività e progetti di assistenza sanitaria e di tutela e promozione della salute, volti alla prevenzione ed alla riduzione della vulnerabilità individuale e della comunità, incoraggiando l’adozione di misure sociali e comportamentali che determinino un buono stato di salute. Lo sviluppo dell’individuo passa necessariamente anche attraverso la promozione della salute, intesa come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, che richiede quindi un approccio globale ed integrato all’individuo, basato sulla persona nel suo intero e nei diversi aspetti della sua vita.
Costituiscono obiettivi specifici di quest’area:
- a. migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità;
- b. proteggere la vita e fornire supporto socio-sanitario alle comunità;
- c. costruire comunità più sicure attraverso la promozione della salute;
- d. assicurare l’acquisizione di competenze da parte della comunità per proteggere la propria vita e quella degli altri.
Costituiscono attività quadro di quest’area:
- a. la promozione della donazione volontaria del sangue;
- b. la diffusione del Primo Soccorso;
- c. l’educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani;
- d. il servizio ambulanza ed i servizi assimilabili;
- e. i servizi in ausilio al Servizio Sanitario delle Forze Armate, come previsti dalle Convenzioni di Ginevra;
- f. la diffusione del BLS, del BLSD, del PBLS del PBLDS;
- g. le manovre di disostruzione pediatrica;
- h. il trucco e la simulazione.
AREA II - SUPPORTO ED INCLUSIONE SOCIALE
La C.R.I. realizza un intervento volto a promuovere lo sviluppo dell’individuo, inteso come la possibilità per ciascuno di raggiungere il massimo delle proprie potenzialità, di vivere con dignità una vita produttiva e creativa, sulla base delle proprie necessità e scelte, adempiendo ai propri obblighi e realizzando i propri diritti. Persegue questo obiettivo mediante la pianificazione e l’implementazione di attività e progetti volti a prevenire, mitigare e rispondere ai differenti meccanismi di esclusione sociale che, in quanto tali, precludono e/o ostacolano il pieno sviluppo degli individui e della comunità nel suo complesso. Attraverso l’intervento, la C.R.I. contribuisce quindi alla costruzione di comunità più forti ed inclusive.
Costituiscono obiettivi specifici di quest’area:
- a. ridurre le cause di vulnerabilità individuali ed ambientali;
- b. contribuire alla costruzione di comunità più inclusive;
- c. promuovere e facilitare il pieno sviluppo dell’individuo.
Costituiscono attività quadro di quest’area:
- a. le attività di supporto sociale volte a favorire l’accesso della persona alle risorse della comunità (ivi compreso il soddisfacimento dei bisogni primari) e le politiche di supporto alla comunità (anche mediante sportelli di ascolto-aiuto per analisi dei bisogni risposte alle necessità del territorio);
- b. le attività rivolte alle persone senza dimora;
- c. le attività rivolte alle persone diversamente abili;
- d. le attività rivolte alle persone con dipendenza da sostanze;
- e. le attività rivolte alle persone migranti;
- f. le attività volte a favorire l’inclusione sociale di persone marginalizzate;
- g. le attività psico-sociali (ivi compresa la clownerie) rivolte a persone ospedalizzate, ospiti di case di riposo, ecc.;
- h. le attività volte a favorire un invecchiamento attivo della popolazione.
AREA III - PREPARAZIONE DELLA COMUNITÀ E RISPOSTA AD EMERGENZE E DISASTRI
La C.R.I. si adopera per garantire un’efficace e tempestiva risposta alle emergenze nazionali ed internazionali, attraverso la formazione delle comunità e lo sviluppo di un meccanismo di risposta ai disastri altrettanto efficace e tempestivo. La gestione sistematica delle emergenze e dei disastri inizia con la preparazione ad un’azione condotta da volontari e staff organizzati ed addestrati, nonché con la pianificazione e l’implementazione di attività volte a ridurre il rischio di disastri ed emergenze, anche incoraggiando l’adozione di misure comportamentali ed ambientali, utili per prevenire e ridurre la vulnerabilità delle comunità. Gli effetti di un disastro possono essere ridotti se la situazione viene stabilizzata il prima possibile, consentendo quindi alle persone di iniziare a ricostruire le proprie vite e la propria comunità. L’intervento a seguito di un disastro mira a facilitare il ristabilimento dei meccanismi interni della comunità colpita, promuovendo la ricostruzione di una società più inclusiva e riducendo il rischio di vulnerabilità in caso di disastri futuri.
Costituiscono obiettivi specifici di quest’area:
- a. salvare le vite e fornire assistenza immediata alle comunità colpite dal disastro;
- b. ridurre il livello di vulnerabilità delle comunità di fronte ai disastri;
- c. assicurare una risposta efficace e tempestiva ai disastri ed alle emergenze nazionali ed internazionali;
- d. ristabilire e migliorare il funzionamento delle comunità a seguito di disastri.
Costituiscono attività quadro di quest’area:
- a. le attività di prevenzione e preparazione delle comunità ai disastri;
- b. le attività di risposta alle emergenze nazionali;
- c. la risposta ai disastri internazionali;
- d. le attività psico-sociali in emergenza;
- e. il recupero a seguito di disastri e crisi;
- f. l’assistenza sanitaria in occasione di grandi eventi;
- g. i soccorsi speciali (soccorsi con mezzi e tecniche speciali, operatori polivalenti di salvataggio in acqua, unità cinofile, soccorsi su piste da sci);
- h. il settore NBCR;
- i. le attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
AREA IV - DISSEMINAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO, DEI PRINCIPI FONDAMENTALI, DEI VALORI UMANITARI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La C.R.I. condivide con gli altri membri del Movimento Internazionale il mandato istituzionale della disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari. La C.R.I., in quanto membro del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, gode del vantaggio comparativo di poter lavorare in rete con le altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nonché con gli altri membri del Movimento Internazionale, al fine di migliorare l’intervento in favore dei vulnerabili. Coerentemente con il Principio Fondamentale di Universalità, la C.R.I. condivide conoscenze, esperienze e risorse con le altre Società Nazionali.
Costituiscono obiettivi specifici di quest’area:
- a. adempiere al mandato istituzionale della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari;
- b. sviluppare opportunità di collaborazione all’interno del Movimento Internazionale, coerentemente con il Principio Fondamentale di Universalità.
Costituiscono attività quadro di quest’area:
- a. la disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario;
- b. la disseminazione dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari del Movimento Internazionale;
- c. i progetti di cooperazione (bilaterali e/o multilaterali) con le altre Società Nazionale sia a livello nazionale che decentrato;
- d. le attività volte alla promozione della tutela dell’emblema;
- e. l’IDRL (International Disaster Response Laws, Rules and Principles, promosso dalla Federazione Internazionale).
AREA V - GIOVENTÙ
La C.R.I., in linea con la Strategia 2020, la Politica della Gioventù e le altre indicazioni della Federazione Internazionale, realizza un intervento volto a promuovere lo sviluppo del giovane. Contribuisce a sviluppare le capacità dei giovani affinché possano agire come agenti di cambiamento all’interno delle comunità, promuovendo una cultura della cittadinanza attiva. Nel quadro della strategia complessiva della C.R.I., i Giovani volontari coordinano in prima persona il processi di pianificazione e gestione di attività e progetti che si caratterizzano per la metodologia della peer-education, basata su un approccio tra pari. Nel perseguire questo obiettivo la C.R.I. promuove una cultura della partecipazione, favorendo quindi la partecipazione attiva dei Giovani volontari ai processi decisionali. Riconoscendo il valore del dialogo e della collaborazione intergenerazionale nel raggiungimento della sua mission, la C.R.I. favorisce la partecipazione dei giovani volontari a tutte le attività dell’Associazione. La C.R.I. riconosce il valore dello specifico contributo che la collaborazione tra Giovani di differenti Società Nazionali apporta alla sua azione volta alla partecipazione ed alla responsabilizzazione dei giovani. Un documento, denominato “Progetto Associativo della C.R.I. per la gioventù” ed approvato dal Consiglio Direttivo Nazionale della C.R.I., traccia la strategia, i principi, le azioni e le peculiarità formative della gioventù dell’Associazione.
Costituiscono obiettivi specifici di quest’area:
- a. promuovere lo sviluppo della fascia giovane della popolazione e favorirne la partecipazione;
- b. promuovere e educare alla cultura della cittadinanza attiva.
Costituiscono attività quadro di quest’area:
- a. la prevenzione, mitigazione e recupero della devianza giovanile;
- b. la promozione della donazione volontaria del sangue ai più giovani (Club 25);
- c. l’educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani fra giovani (MST, HIV, Progetto “IDEA: Igiene, Dieta, Educazione Alimentare”, ecc.);
- d. l’educazione alla sicurezza stradale;
- e. la promozione dei Principi Fondamentali e di una cultura della non-violenza e della pace (“YABC”, bullismo, educazione alla pace, “Youth on the run”, ecc.);
- f. le attività educative rivolte a bambini ed adolescenti. Rimangono ferme le disposizioni di cui all’Ordinanza Commissariale 28 marzo 2012, n. 146/12;
- g. il progetto “Climate in action”;
- h. le attività di cooperazione e gli scambi internazionali giovanili.
AREA VI - SVILUPPO, COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO
La C.R.I. riconosce il valore strategico della comunicazione, che permette di catalizzare l’attenzione pubblica sui bisogni delle persone vulnerabili, favorisce la riduzione delle cause della vulnerabilità, ne previene quelle future, e mobilita maggiori risorse per un’azione efficace. Le attività che la C.R.I. svolge quotidianamente rappresentano un terreno sicuro per azioni costanti di diplomazia umanitaria volte a mantenere al centro dell’attenzione i bisogni umanitari delle persone che non hanno voce. La costruzione di una Società Nazionale forte passa attraverso la capacità di prevenire ed affrontare in modo efficace le vulnerabilità delle comunità, nonché di garantire una crescita sostenibile, volta a garantire livelli sempre più elevati di efficacia, efficienza e integrità delle attività operative e dei processi di gestione, trasparenza e fiducia nei confronti dei beneficiari e di chi sostiene le attività, nonché il rafforzamento e lo sviluppo della rete di Volontari.
Costituiscono obiettivi specifici di quest’area:
- a. aumentare la capacità sostenibile della C.R.I. a livello locale e nazionale, di prevenire ed affrontare in modo efficace le vulnerabilità delle comunità;
- b. rafforzare la cultura del servizio volontario e della partecipazione attiva;
- c. assicurare una cultura di responsabilità trasparente nei confronti dei partner, delle Istituzioni e dei soggetti del terzo settore;
- d. mantenere i regolamenti ed i piani d’azione in linea con le raccomandazioni e decisioni internazionali;
- e. adattare ogni azione all’evoluzione dei bisogni delle persone vulnerabili.
Costituiscono iniziative quadro di quest’area:
- a. lo sviluppo organizzativo;
- b. la comunicazione (esterna, interna, documentazione);
- c. la promozione e le politiche del volontariato;
- d. la promozione-reclutamento-fidelizzazione dei soci attivi e dei sostenitori;
- e. lo sviluppo dei partenariati strategici;
- f. la pianificazione e la progettazione dei servizi;
- g. la trasparenza;
- h. l’advocacy;
- i. il fundraising;
- j. la gestione delle risorse umane;
- k. il monitoraggio delle attività e dei progetti in corso di implementazione, nonché la valutazione del loro impatto.